O monumento!
Regia e bolgia dogale! Atro portento!
Gloria di questa e delle età future;
Ergi fra due torture
Il porfido cruento
Tua base i pozzi, tuo fastigio i piombi
Sulla tua fronte il volo dei palombi
I marmi e l'ôr
Gioia tu alterni e orror con vece occulta
Quivi un popolo esulta
Quivi un popolo muor
Là il doge, un muto scheletro
Coll'acìdaro in testa;
Sovr'esso il Gran Consiglio
La signoria funesta;
Sovra la signoria
Più possente di tutti, un re: la spia
O monumento! Apri le tue latèbre
Spalanca la tua fauce di tenèbre
S'anco il sangue giungesse a soffocarla!
Io son l'orecchio e tu la bocca: parla