[Intro]
"Capitano, per l'ultima volta vi chiedo, vi supplico
Lasciamo queste acque di morte e torniamo a casa."
[Strofa 1]
E arriva il Libeccio
A tagliarti la faccia
Quant'eri più bello
Con la tua pelle liscia
E ti accorgi del mare che scroscia
Ed il cielo promette tempesta
Nella vita si naviga a vista
Si naviga a vista
[Ritornello]
RItornerai a sporcarti le mani
Ritornerai a pensare di nuovo al domani
[Strofa 2]
Non basta l'intreccio
Di due lingue svogliate
A tracciar la rotta
In violenta burrasca
E le mani, lacera, la corda
Come vela, il petto ti squarcia
Questa sferza che si chiama vita
Che si chiama vita
[Ritornello]
Ritornerai a sporcarti le mani
Ritornerai a pensare di nuovo al domani
[Intermezzo]
"[?], marinaio. Noi siamo fatti girare e girare in questo mondo come un qualunque verricello. E il destino funge da leva. E tutto il tempo, questo cielo sorridente e questo mare insondato. Guardate nelle profondità e vedrete il continuo e inesorabile massacro che è in atto. Chi vi ha messo dentro le sue creature perché si divorassero l'una con l'altra. Dove vanno gli assassini, i marinai. A chi spetta giudicare quando il giudice stesso è trascinato davanti alla bara. Ma è un giorno tranquillo e un cielo dolcissimo..."
[Ritornello]
Ritornerai a sporcarti le mani
Ritornerai a pensare di nuovo al domani