Aurora Aksnes, conocida artísticamente como Aurora, nació el 15 de junio de 1996 en Stavanger, Noruega. Desde entonces ha capturado la atención del mundo de la música con su voz etérea, sus letras introspectivas y una propuesta artística única que traspasa fronteras. Esta biografía profundiza en su vida, sus inicios en la música, su ascenso a la fama y su impacto en la industria musical.
Aurora creció en una pequeña localidad llamada Os, cerca de Bergen. Rodeada de montañas y naturaleza, su ambiente propició un tranquilo e introspectivo desarrollo personal. Fue en este entorno natural donde comenzó a cultivar su amor por la música. Desde joven, mostró habilidades musicales, tocando el piano y componiendo melodías y letras emotivas a una temprana edad.
En 2012, Aurora decidió compartir su música con el mundo subiendo demos a plataformas digitales. Su estilo inconfundible llamó la atención, lo que la llevó a firmar su primer contrato discográfico. Su sencillo debut "Running with the Wolves" fue lanzado en 2015, y rápidamente se hizo popular, marcando el comienzo de su carrera profesional.
En 2016, lanzó su primer álbum de estudio, "All My Demons Greeting Me as a Friend". Este trabajo fue un éxito crítico y comercial, y contenía canciones que rápidamente se convirtieron en éxitos, como "Runaway" y "I Went Too Far". El álbum mostró al mundo su capacidad para crear música profundamente emotiva y elaborada, cimentando su lugar
Ver BiograFia Completa
Avanti Ragazzi di Buda
Avanti ragazzi di Buda
avanti ragazzi di Pest
studenti, braccianti, operai,
il sole non sorge più ad Est.
Abbiamo vegliato una notte
la notte dei cento e più mesi
sognando quei giorni d'ottobre,
quest'alba dei giovan'ungheresi.
Ricordo che avevi un moschetto
su portalo in piazza, ti aspetto,
nascosta tra i libri di scuola
anch'io porterò una pistola.
Sei giorni e sei notti di gloria
durò questa nostra vittoria
ma al settimo sono arrivati
i russi con i carri armati.
I carri ci schiaccian le ossa,
nessuno ci viene in aiuto
il mondo è rimasto a guardare
sull'orlo della fossa seduto.
Ragazza non dirlo a mia madre
non dirle che muoio stasera
ma dille che sto su in montagna
e che tornerò a primavera
Compagni noi siam condannati,
sconfitta è la rivoluzione
fra poco saremo bendati
e messi davanti al plotone
Compagno il plotone già avanza,
già cadono il primo e il secondo
finita è la nostra vacanza,
sepolto l'onore del mondo
Compagno riponi il fucile
torneranno a cantare le fonti
quel giorno serrate le file
e noi torneremo dai monti
Avanti ragazzi di Buda,
avanti ragazzi di Pest
studenti, braccianti e operai,
il sole non sorge più all'Est.