[Intro]
One, two, three, four
[Strofa 1]
Mio padre ha sempre fatto il muratore
Odia chi si lamenta, chi sta zitto e gli ottimisti
Ha sempre poco tempo per l'amore
E tutte le altre cose inventate dai comunisti
Il suo diploma da geometra sta appeso in soffitta da vent'anni
In una teca polverosa
E da piccolo sognavo anch'io di avere
Una teca che dicesse che so fare qualche cosa, ye-yee
Lui avrebbe voluto che facessi gli studi d'architetto
Oppure da ingegnere
Ma io volevo fare il musicista
A suonare la chitarra passavo le mie sere
Ricordo un giorno mi prese da parte
Mi disse: "Non capisci proprio un cazzo della vita
Perché solo a chi si sporca le mani
È concesso il privilegio di avere una coscienza pulita"
[Ritornello]
Sì, ma io non sono come te
Di quello che sarò tu che ne sai
Sì, ma io non sono come te-e-e
Vedi di non dimenticarlo mai
[Strofa 2]
Ed un po' come un testimone di Geova
Il mio futuro spesso suonava al campanello
Ed io non ci provai neanche ad aprire
Solo per diventare un ingegnere o un architetto
Io volevo far piangere la gente
E davanti a dei mattoni nessuno si commuove
Perché le case in fondo sono solo scatole
Dove la gente si rifugia quando fuori piove
E poi un giorno sono andato a Londra
Era per studiare musica all'università
E durante gli anni tra un esame e l'altro
Ho ripensato spesso alle parole di papà
[Ritornello]
Sì, ma io non sono come te
Di quello che sarò tu che ne sai
Sì, ma io non sono come te-e-e
Vedi di non dimenticarlo mai
[Outro]
E adesso anche io c'ho una soffitta
Ed un pezzo di carta in una teca pulita
E non faccio l'architetto o l'ingegnere
Mio padre in qualche modo ha accettato la mia vita
Gli dicevo: "Io non sono come te
Io sono diverso, io sono migliore"
Ma le canzoni in fondo sono solo scatole
Dove la gente si rifugia quando fuori piove