Kaotiko es una de las bandas más emblemáticas del punk rock en el País Vasco y España. Surgido a principios de los años 2000, este grupo ha logrado mantenerse vigente gracias a su potente sonido y letras que reflejan la realidad social con crudeza y sinceridad.
Kaotiko nació en 2001 en la localidad de Agurain, Álava, una zona con una rica tradición en la escena punk. La formación original incluía a dos exmiembros de La Polla Records: Juantxu “Tripi” (bajo) y Txarly (guitarra), junto con aguerridos músicos que compartían su pasión por el punk.
Los otros miembros fundadores fueron Aguayo (voz), Fonta (batería) y Xabi (guitarra). Juntos, decidieron llevar el legado del punk vasco a una nueva dirección, con un enfoque más fresco, sin perder la esencia reivindicativa que caracterizaba a La Polla Records.
En 2001, Kaotiko lanzó su primer álbum llamado “Mundo Kaotiko”. Este trabajo les ayudó a consolidarse rápidamente en la escena musical. Las letras trataban temas de insatisfacción social, rechazo a las injusticias y la lucha por los derechos básicos, todo esto con un frenesí punk rock que encantó a muchos seguidores.
En 2003, lanzaron su segundo álbum, “Raska y Pierde”, que consolidó aún más su presencia tanto en el País Vasco como en el resto de España. La crítica especializada y los fanáticos elogiaron el trabajo, describiendo el álbum como una ráfaga de energía y verdad en tiempos turbulentos.
Luna rossa
Il pomeriggio del 12 Dicembre
in piazza del Duomo ce l'avete illuminato
ma in via del Corso non ci sono le luci
per l'Autunno caldo il comune le ha levate
I
n piazza Fontana il traffico è animato
c'è il mercatino degli agricoltori
sull'autobus a Milano in poche ore
la testa nel bavero del cappotto alzato
Bisogna fare tutto molto in fretta
perché la banca chiude gli sportelli
oh come tutto vola così in fretta
risparmi e gente tutto così in fretta
No, no, no, non si può più dormire
la luna è rossa e rossa di violenza
bisogna piangere i sogni per capire
che l'unica giustizia borghese si è spenta
scende dicembre sopra la sera
sopra la gente che parla di Natale
se questa vita avrà un futuro
metterò casa potrà anche andare
Dice la gente che in piazza Fontana
forse è scoppiata una caldaia
là nella piazza 16 morti
li benediva un cardinale
No, no, no, non si può più dormire
la luna è rossa e rossa di violenza
bisogna piangere i sogni per capire
che l'unica giustizia borghese si è spenta
Notti di sangue e di terrore
scendono a valle sul mio paese
chi pagherà le vittime innocenti?
chi darà vita a Pinelli il ferroviere?
Ieri ho sognato il mio padrone
a una riunione confidenziale
si son levati tutti il cappello
prima di fare questo macello
No, no, no, non si può più dormire
la luna è rossa e rossa di violenza
bisogna piangere i sogni per capire
che l'unica giustizia borghese si è spenta
Sulla montagna dei martiri nostri
tanto giurando su Gramsci e Matteotti
sull'operaio caduto in cantiere
su tutti i compagni in carcere sepolti
Come un vecchio discende il fascismo
succhia la vita ad ogni gioventù
ma non sentite il grido sulla barricata
la classe operaia continua la sua lotta!
No, no, no, non si può più dormire
la luna è rossa e rossa di violenza
bisogna piangere i sogni per capire
che l'unica giustizia borghese si è spenta
No, no, no, non si può più dormire
la luna è rossa e rossa di violenza
bisogna piangere i sogni per capire
che l'unica giustizia borghese si è spenta