Alan Parsons nació el 20 de diciembre de 1948 en Londres, Inglaterra. Desde pequeño, mostró un interés inusitado por la música y la tecnología. Sus primeros contactos con la música fueron gracias a su familia, donde encontró un ambiente culturalmente enriquecido que le permitió desarrollar su talento innato.
Antes de alcanzar la fama, Parsons tuvo la oportunidad de trabajar en los famosos estudios Abbey Road de EMI cuando aún era un adolescente. En 1967, se unió al equipo de ingeniería de sonido y pronto se destacó por su habilidad y destreza técnica. Fue en este entorno donde su pasión por la música y la ingeniería de sonido se consolidó.
Su primer gran hito profesional llegó cuando fue el ingeniero de sonido para el legendario álbum de The Beatles, Abbey Road, en 1969. Esta oportunidad marcó el inicio de una serie de colaboraciones trascendentales. Poco después, trabajó en el emblemático álbum Dark Side of the Moon de Pink Floyd, publicado en 1973. Estas experiencias no solo consolidaron su nombre en la industria, sino que le dieron la confianza y el prestigio necesarios para emprender su propio camino.
En 1975, junto al compositor y músico Eric Woolfson, creó The Alan Parsons Project. Este proyecto se caracterizó por su enfoque innovador, mezcla de rock progresivo y elementos orquestales, lo que le dio un sonido distintivo y sofisticado.
[Testo di "Sabbie Mobili - Live @ Status Tour 2015, Carroponte - Milano"]
[Intro]
No, non agitarti, resta immobile
Resta immobile
[Ritornello]
No, non agitarti, resta immobile
Puoi metterci anni, e guardare ogni cosa che
Affonda nelle sabbie mobili
Si perde nelle sabbie mobili
[Strofa 1]
Penso spesso che, potrei farlo
Andare via di punto in bianco, così, altra città, altro Stato
Potrei se avessi il coraggio
Ho un orizzonte limitato, è follia stare qua
È miraggio che basti essere capaci
Quanti ne ho visti scavalcarmi, rampolli, rapaci, raccomandati
Quanti ne ho visti fare viaggi, e dopo non tornare
E restare, spaccare e affermarsi
Qui non c'è il mito di chi si è fatto da solo
Perché chi si è fatto da solo di solito è corrotto
Se sei un ragazzo ambizioso in un sistema corrotto
Non puoi fare il botto e non uscirne più sporco (Ah)
Nessuno lascia le poltrone, niente si muove
Nessuno osa e nessuno dà un'occasione
Impantanati in queste sabbie mobili, si muore comodi
Lo Stato spreca i migliori uomini (Su le mani)
[Ritornello]
No, non agitarti, resta immobile
Puoi metterci anni, e guardare ogni cosa che
Affonda nelle sabbie mobili
Si perde nelle sabbie mobili
[Strofa 2]
Niente di nuovo, niente di che
Quel rapper che ti piace non dice niente di sé
Solo cliché, attacca il premier
Come se quando cadrà il premier vincerà il bene
Se non ci fosse di che parlerebbe?
Chi comanda è li da sempre, e non si elegge con il voto
E prende decisioni senza cuore e senza quorum
E se tornassi indietro io lo rifarei
Il mio incubo era fare la vita dei miei
Sì, quella vita strizzata in otto ore compressa
La sera sei stanco c'hai mal di testa, compressa
Fuori onda il direttore dice che ho ragione
Ma non ci crede, come chi brinda ma poi non beve
Non prendere la bufala, che tanto non è bufala, è una bufala
Hai una chance di andartene, fra', usala
Se riesci sei un genio, se fallisci sei uno zero
E se fai quello che fanno gli altri rischi di meno, quindi
[Ritornello]
No, non agitarti, resta immobile
Puoi metterci anni, e guardare il paese che
Affonda nelle sabbie mobili
Si perde, nelle sabbie mobili