[Testo di "Spettro"]
Vedo spettri di passate stagioni
Affacciarsi dagli oblò delle mie iridi
I miei occhi cedono alle gravità comodamente
E trascinano con loro tutto il capo
Ma la gibigiana dei tuoi
Sembrano i vetri colorati delle chiese
Rivela la sincerità delle tue omelie
Io ti credo ma non credo di credere in me
La fune che mi avevi lanciato?
Ne ho fatto un cappio
Dev'essere qui da qualche parte
Sono presente solo in passato e futuro
Incastrato con la maglia nelle maniglie
Delle porte mezze aperte dal vento